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Archivio per la categoria ‘canada’

INK THE KITCHEN : HAPPIER MEALS

Parola d’ordine: RE-IN-TER-PRE-TA-ZIO-NE! Prendete gli ingredienti di un Big Mac e facciamo un piatto a 5 stelle. 
Target: RE-IN-TER-PRE-TA-TION!! Take the ingredients of a Big Mac and let’s try to make a 5 stars dish.

Ho detto proprio Big Mac, si proprio tutte quelle schifezze che fanno malissimo ma che sono così buone. Pane, patatine fritte, salse varie, bacon, hamburger, cipolla e chi più ne ha più ne metta!! Togliamo tutti i nostri ingredienti dalla busta del Mc Drive trasformiamo tutto in un piatto da nouvelle cousine.

Starete pensando che sono impazzito, che da una cosa così di poca qualità come il cibo del Mc Donald non possa venire niente di buono, e invece…. Quattro chef di Toronto si sono cimentati in questa impresa, rivisitare i prodotti di di Golden Arches e riuscire a creare qualcosa di veramente sopraffino, impiattando il tutto come si fa in un ristorante di gran classe. Guardate un po e non crederete ai vostri occhi! Qui le foto del dietro le quinte. 
Yep, I really said Big Mac, all that crappy food that is so dangerous for your health, but that are so fucking good. Just bread, chips, sauces, bacon, hamburger, onion and so and so forth! We get all our ingredients out from the Mc Drive bag and let’s start to transform everything in a nouvelle cousine dish.
You must be thinking I’m really crazy, that something so low quality as the Mc Donald food can’t become anything good, instead…. 
Four famous chefs from Toronto have ventured into this challenge, revisiting the products of Golden Arches to create something truly exquisite, and to serve it as they do in they upper-class restaurant. Just look and you wont’ believe you eyes.
Here you can find the photos behind the scenes.

>TIDELINE PROJECT

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Tutti più o meno sappiamo cosa sia il surriscaldamento globale: la temperatura terrestre aumenta, i ghiacciai si sciolgono, aumenta il livello dei mari. Ma se le maree arrivassero nelle nostre città? 

Spesso pensiamo che i disastri ambientali siano sempre eventi lontani nel tempo e nello spazio. Che ci frega se petrolio finirà tra 100 anni o se qualche atollo nell’Oceano Pacifico finirà sommerso? L’acqua alta a Venezia è caratteristica e se la corrente del golfo si attenua non è colpa del disastro BP, in fondo Londra con la neve fa più Natale no? 

I problemi dell’ambiente invece non sono lontani, anzi sono proprio dietro l’angolo. Proprio partendo da questa idea l’agenzia canadese Sping ha realizzato questa campagna a forte impatto per la David Suzuki Foundation, una fondazione che si occupa di tematiche relative ai cambiamenti climatici. Migliaia di cozze sono state riciclate dai ristoranti della canadese Vancouver per realizzare questo progetto: i volontari della Suzuki Foundation si sono armati di colla e hanno attaccato le cozze e altre conchiglie marine su dei teli per ricreare l’effetto bassa marea. Il tutto poi è stato fissato su alberi, lampioni, pali della luce e semafori del centro città. Solo un cartello per avvisare i passanti che il riscaldamento globale è più vicino di quanto possiamo immaginare. Il global warming è nel nostro futuro, ma non deve essere il nostro destino. Pensiamoci su.