SOUNDSCREEN DESIGN
Lo sapevi che il tuo musicista preferito disegna magliette?
Did you know your favourite musician is in T-shirts design?
Lo sapevi che il tuo musicista preferito disegna magliette?
Did you know your favourite musician is in T-shirts design?
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Marcello Mastroianni e Anita Ekberg, Monica Vitti e Alain Delon, Sophia Loren e Vittorio De Sica, le bellezze senza tempo di Claudia Cardinale e Marlon Brando… Tutti chiamati a raccolta per le T-shirts di Mirror Affair un progetto di Taboo e Filippo Fettucciari in vendita negli store e su internet a partire dal 7 Giugno. Whatch the spot!
>Arriva il caldo, le città si spopolano, si esce di più… chissà quanti di voi sono rimasti da questa parti… Beh per gli affezionati/testardi, ink is proud to present l’intervista che avevamo promesso qualche tempo fa (guarda il post precedente) ai ragazzi di 5PREVIEW. Il loro brand si è guadagnato un posto di tutto rispetto semplicemente grazie alla semplicità e all’ efficace idea proposta dietro ogni singola creazione tanto da attirare giornali (PIG, GQ, Exibart…), blog e internet… Diego ed Emeli rispondono così alle nostre domande:
M. L’immagine “sovversiva” (e sovvertita) che date: dalle fattezze delle vostre creazioni all’uso dell’immancabile passamontagna sono tutte dichiarazioni di guerra al circuito produttivo oppure dettagli che caratterizzano/contraddistinguono il vostro brand?
5. La nostra volontà sin dall’inizio, è stata quella di allontanarci il più possibile dal valore che la moda attribuisce al sogetto. Quello che contava per noi era lasciare che le nostre grafiche fossero libere di parlare per loro. Il passamontagna ha aggiunto quel pizzico di politically scorrect che è inevitabilmente collegato al progetto. In più non ci andava di sbattere le nostre facce in giro per i blog! ahahah
M. So che avete riscosso molti consensi all’estero e che vi state preparando a debuttare in diversi negozi (dislocati in giro per il globo) dopo l’esperienza di Paraphernalia (store romano). Il mercato internazionale è più aperto e pronto ad accogliervi rispetto a quello italiano?
5. La tua domanda sottintende già ciò di cui credo tu sia consapevole, il mercato italiano all’interno anche del semplice panorama europeo è il più chiuso, anche i tanto misfrattati greci sono anni luce avanti. Questo è decisamente qualcosa di deprimente se poi si pensa alla tradizione del bel paese dei cui fasti del passato ancora oggi se ne fa vanto, diventa addirittura
preoccupante… che fine ha fatto il made in italy?
M. Che mi dite della collaborazione con Bugo? E cosa avete in mente per il suo tour?
5. Siamo stati contattati da Bugo all’inizio per realizzare delle gafiche esclusive, nel nostro stile, per vestirlo durante i concerti. Si è concretizzato poi con la realizzazione delle tshirts ufficiali per il tour che durante questi giorni e per tutta l’estate toccherà molte città in giro per l’Italia.
M. Nel post in cui parlavo di voi ho scherzato alludendo all’inganno percettivo delle vostre grafiche citando la Gestalt, scuola russa che studiava i meccanismi della visione e artefice delle prime illusioni ottiche. C’è ineffetti un qualche modello, un artista o una corrente artistica a cui vi ispirate?
5. Spesso durante questi mesi ci siamo trovati a dover rispondere a domande sui nostri riferimenti artistici ed è sempre stato molto complesso riuscire a pescare dei nomi significativi. Prima di tutto siamo designer e più specificamente facciamo vestiti, l’arte nella sua accezione più pura fa parte della nostra formazione imprescindibilmente, ma non ci sentiamo di citare qualcuno in particolare. Sicuramente i grafici russi a cavallo tra 800 e 900 ci piacciono come altrettanti artisti contemporanei, ma spesso rubiamo da fonti ben più semplici come i giornali i manifesti o i souvenir, che sono sicuramente più popolari e meno poeticamente reattivi. La parte creativa, benchè si creda, in progetti come questo occupa più o meno il 5% di tutto il processo; la creazione segue regole e formule che la avvicinano più alla matematica che all’umanistica arte.
M. per non scadere nel “progetti futuri” vi chiedo: pensate di continuare sulla strada dell’handmade sovversivo oppure migrerete verso altre forme e formule?
5. L’handmade è stata sicuramente la carta vincente per questa prima collezione. In futuro prevediamo di allargare la produzione ma non ci permetteremo mai di perdere di vista il “fatto a mano”.
http://www.5preview.com
http://www.5preview.blogspot.com
info@5preview.com
TengoMono: “Tener mono” (letteralmente, Avere la Scimmia). Anche usato: “estar con el mono”.
Niente a che vedere con le scimmie, ma un’espressione molto usata per esprimere una fissa per qualcosa
TENGOMONO nasce quasi per scherzo nel 2007, in una calda notte di mezza estate tra un bicchiere di vino e quattro risate. TENGOMONO è un team di professionisti specializzati in molteplici settori delle arti visive e della comunicazione, uniti per qualcosa di nuovo al grido di: “Tu ce l’hai la scimmia?”
Si ispira alla streetart, da cui proviene abbracciandone tutte le subculture, e alla quale intende rimanere legata ripresentandola su capi e accessori da indossare.
Vi mettiamo le foto di qualche tees, invitandovi ad andare nel loro sito e volendo space.
Quando ne uscirete, anche voi avrete la scimmia…
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